Spotlandia

Spotlandia

Chi non ha mai cantato un jingle oppure ripetuto uno slogan pubblicitario? O ancora, non si sia fatto influenzare dalla pubblicità di un prodotto, di un alimento, di un'auto?... Ci siamo a poco a poco abituati alla presenza della pubblicità, la troviamo dappertutto: nelle strade, nelle riviste, alla radio, alla tivù, al cinema... Estende la propria influenza in tutti i settori, tutto è studiato nei minimi particolari per persuadere, per promuovere le tendenze e per favorire gli acquisti giocando su sistemi di attese già assestate. Lei, subdola, entra nella mente di chi la osserva, ammicca e tenta, si insinua e crea il desiderio, la frenesia di possedere ciò che a caratteri cubitali viene offerto con immagini colorate e musiche allettanti. La pubblicità fa uso di studi settoriali ed analisi di mercato al fine di anticipare e manipolare i gusti dei consumatori oppure indurre nuove tendenze. Ha origini antichissime e da sempre ha influenzato l'economia di un Paese perché è l'anima del commercio. L'Autore di Spotlandia Marco Marcon-Ocram Nocram coglie con ironia il senso della pubblicità, ne individua i danni, e con dialoghi apparentemente nonsense, rivela l'insofferenza dell'uomo nel sostenere il peso del consumismo e il dover essere a tutti i costi alla moda. L'Autore rievoca slogan del passato e nomi di prodotti che hanno segnato la società di ieri ed ancora oggi entrano nelle nostre case e nella nostra mente. Il testo è invitante, esilarante, dal ritmo sostenuto, il continuo scambio di battute lo rende pieno di vita e di speranza.
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