Più svilupppo per tutti!
Da un punto di osservazione privilegiato l'apparato burocratico responsabile dell'impiego dei fondi per lo sviluppo infrastrutturale dei territori il libro offre una chiave di lettura semiseria dei processi decisionali che regolano l'intervento del settore pubblico a sostegno della crescita economica del Paese. Con enfasi particolare sulle implicazioni derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, la dissacrante lettura del linguaggio degli addetti ai lavori è il pretesto utilizzato dall'autore per descrivere il funzionamento dell'improduttivo sistema di regole che orienta le strategie in favore del cosiddetto "sviluppo locale" e per evidenziare la contraddizione tra politica degli annunci e realtà dei fatti. Protagonisti indiscussi in negativo sono i politici e i tecnici barricati nelle "stanze dei bottoni", chiamati a rispondere in correità delle nefandezze commesse, in totale impunità, per privilegiare localismi e interessi di parte a scapito del benessere collettivo.
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