Cucuta
L'esperienza degli anni trascorsi in Colombia, oltre ad aver lasciato nell'autore un'impronta profonda, ha anche arricchito la sua vita di numerosi episodi peculiari di quella realtà. Il racconto, rigorosamente autobiografico, risale agli anni Ottanta ma potrebbe anche essere dell'altro ieri e si svolge tutto in quarantotto ore, durante le quali si assiste a capovolgimenti di situazioni e di scenari, imprevisti a ripetizione ed un pizzico di avventura, il tutto permeato dallo spirito sudamericano, un po' sornione ed un po' scanzonato, fatto di "vivi e lascia vivere" e fatalismo, fino al grottesco epilogo finale. Cucuta è una grossa città del nord-est della Colombia, ai confini con il Venezuela, dove si svolge gran parte del racconto. Una tipica città di frontiera, che ha come epicentro una conferenza presso la sua più antica e prestigiosa università. Attorno a quel mondo accademico ruota una umanità varia, quella che dovrebbe essere o diventare l'élite intellettuale e la futura classe dirigente del paese.
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