Il conte libertino
Un conte libertino del Seicento, Roger de Bussy-Rabutin, si materializza con il suo cavallo nei corridoi della stazione Termini alle sette del mattino, minacciando di morte l'assonnato professore universitario Ruggero Rubanti, suo massimo specialista. Il conte, incarcerato per aver rivelato le avventure di letto di Re Luigi XIV nella "Storia amorosa delle gallie", non vuole essere più tirato in ballo affinché la "damnatio memoriae" del Re Sole continui indisturbata. Le due giornate di lavoro del professore che il romanzo percorre, inframmezzate dal lungo e impervio tragitto in treno, sono caratterizzate dagli incontri esilaranti con i colleghi. Tra questi spicca la bella Chantal, con cui ha una relazione platonica, e alcune studentesse, tutte con nomi simili a quelli delle dame citate da Bussy-Rabutin nel suo libro incriminato. Perché Rubanti rischia la vita divulgando la storia del conte? Qual è il giallo che per tre secoli ha continuato a suscitare interrogativi senza risposte? Paris, con uno stile tachicardico e malinconico, racconta il "finis Italiae" dei primi anni Ottanta - mentre il sesso libertino danza ossessivamente nello sguardo del protagonista.
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