Viceversa
Due brillanti intellettuali cileni, Calamàn e Malaveda, sognano di continuare l'opera di Borges. Il primo scrive romanzi di successo, il secondo sceglie la carriera accademica. Tra loro c'è sempre stata un'accesa rivalità. Alla morte di Calamàn, però, Malaveda ne diventa il curatore dell'opera. Alle carte dello scrittore scomparso si interessa anche un ricercatore italiano, sbarcato a Santiago del Cile per studiarne l'enigmatico contenuto. Troverà una babele di scritti e informazioni su popoli e culture, tradizioni e lingue, filosofi e analfabeti. Ogni cosa si confonde in un intrigo di significati in cui è difficile orientarsi. Ma Melega, uno "scacchista dell'immaginazione" secondo il giudizio di Cesare Garboli, ci fa capire che letteratura vuol dire sapersi perdere dentro qualcosa di scritto.
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