Modernità e classicità. Il ritorno all'ordine in Europa, dal primo dopoguerra agli anni Trenta
Sabato 20 febbraio 1909: "Le Figaro" pubblica in prima pagina Le Futurisme, un'invettiva senza precedenti contro la tradizione. Alcuni anni dopo Gabo e Pevsner avrebbero scritto: "Ci lasciamo dietro il passato come una carogna". Eppure, la mai dimenticata necessità di un rapporto con la tradizione finisce per affermarsi negli anni tra le due guerre, durante il cosiddetto "ritorno all'ordine". I suoi protagonisti sono gli stessi delle avanguardie storiche, che riscoprono la tradizione come un aspetto essenziale della modernità. Elena Pontiggia analizza premesse, vicende e tratti distintivi di una tendenza complessa e apparentemente contraddittoria e le sue analogie con l'attività letteraria e filosofica dell'epoca.
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