Lo svizzero
Può una carezza al Terrace bar di Zurigo, davanti al lago, in una notte di sortilegi con il cielo diventato blu e la città complice, trasformare completamente due persone che si incontrano per caso dopo una fugace conversazione in treno? Può farle impazzire di desiderio, pronte ad addentrarsi negli abissi mai esplorati del loro corpo e della loro più segreta natura? Può una carezza trasportare nell'esplorazione della "sottomissione consapevole" e portare due persone a tenersi per mano di fronte a un abisso che richiama e spaventa? Per Andreas, banchiere di bell'aspetto, amante della musica classica e dell'opera, che canta in un coro ed è sposato a una donna tradizionale e rigidissima, uomo da sempre ligio a regole che non vede l'ora di infrangere, e per Ludovica, italiana libera e spregiudicata, quella carezza sarà il preludio di una passione senza scampo, distruttiva, indispensabile, da profughi. Una passione simbiotica, inarrestabile, un'esplorazione fisica estrema, raccontata in un romanzo che si fa epica dell'intimità, grande cattedrale narrativa che con un linguaggio attualissimo, carnale, doloroso, ma anche preciso e attento, narra, sullo sfondo, una vicenda economica che ha scosso tutta la Svizzera, il crollo della banca UBS, perfetto esempio delle ambizioni troppo grandi, dell'affannosa ricerca di straordinario che tutti ci coinvolge.