Il cerchio di Panikkar
Il mare di Panikkar è ancora tutto da navigare. Si allunga oltre l'orizzonte del tempo presente, oltre la bagarre feriale delle nostre scaramucce del quotidiano e si staglia in quella dimensione infinita del tempo che egli aveva definito con un neologismo: tempiternità. Ossia lo stare nel tempo come se fossimo distesi sulla riva a contemplare la terra, il cielo, l'uomo. Sostare in un presente infinito senza l'assillo delle cose da fare, degli appuntamenti fissati nell'agenda, dello scorrere dell'orologio. In questo tempo della vita circolare egli ci ha affidato un compito immane: preparare una dimora per la saggezza. Ossia aspirare alla felicità, alla gioia, all'armonia e dargli un habitat, uno spazio, un diritto. A dieci anni dalla morte di Raimon Panikkar, la sua opera rappresenta uno dei progetti più affascinanti, profondi e ambiziosi per rilanciare un discorso nuovo sull'uomo, su Dio e sul Cosmo. Questo libro vorrebbe tentare la traversata del mare di Panikkar ripercorrendo le sue grandi visioni. Non è una semplice introduzione al pensiero e nemmeno uno studio articolato e completo sulla vita e l'opera di uno dei più illuminati pensatori, teologi e mistici del nostro tempo. È un racconto a partire da una amicizia ed è il contributo che l'autore ha voluto portare alla celebrazione di un maestro, che ha seminato tanto e che ci ha aiutato a destrutturare l'idea classica di considerare l'identità come una sorta di baluardo a difesa di una unica opzione culturale o religiosa. Preparare una dimora per la saggezza è il compito immane che Panikkar ci lascia per l'avvenire. Senso, promessa e premessa di salvezza. Postfazione di Serge Latouche.