Magia in classe. Manuale di sopravvivenza per insegnanti delle scuole dell'infanzia e primaria
"Lo voglio io, dammelo, dammelo!", "scemo, scemo", "maestra Paola, Luca mi ha dato un morso". "Maestra mi scappa la pipì". E probabile che in un momento di aula simile l'idea non sfiori la loro mente, ma il mestiere di insegnante è uno dei più ricchi, soddisfacenti e importanti che esistano. E richiede anche un fisico robusto, perché se un bambino smonta un adulto in tre ore, 20 bambini contemporaneamente richiedono capacità da Super(wo)man! E gli/le insegnanti di scuola materna le hanno o se le conquistano. E una lotta per la sopravvivenza! L'unico neo è che non possono godere dei risultati di tanto impegno e fatica: i frutti matureranno e saranno visibili solo molti anni dopo che i bambini le avranno lasciate, mentre loro sono occupate ad allacciare scarpette, a creare storie, a giocare con altri bambini, a dotare un progetto di persona di 3 anni del maggior numero possibile di abilità fisiche, mentali ed emotive che gli consentano poi di sviluppare con maggiore o minore pienezza e ricchezza la propria vita. Questo volume offre qualcosa di speciale: supporti linguistici efficaci alla relazione empatica tra il docente e il bambino. Già, perché usare una comunicazione efficace è un po' come essere un abile giocoliere. Bisogna acquisire l'abilità di sapere quale palla lanciare e di prendere quella che l'altro lancia. Come tutti i giochi di abilità anche la comunicazione efficace s'impara un poco per volta, allenandosi su un modello finché diventa automatico, poi sul successivo.