Anna
Somiglia a una storia pasoliniana di borgata la prima parte di questo libro: figlio di un ferroviere, Piero cresce nella periferia romana, tra le case popolari di Val Melaina, dove Zavattini e De Sica ambientarono Ladri di biciclette. E il romanzo di formazione di un ragazzo che si misura prima con gli insegnamenti della strada e del "muretto", poi della politica e del giornalismo, e diventa adulto negli Anni Sessanta e Settanta. Schiavello riavvolge il nastro della propria esistenza per sentire ancora accanto a sé la compagna amatissima di una vita - Anna, donna colta e indipendente, nata nella Polonia che aveva combattuto in egual misura la ferocia nazista e la spietatezza sovietica - e, attraverso 15 racconti, restituisce un valore letterario alla storia recente di un'intera generazione e del nostro paese.