Casaluce. Un ciclo trecentesco in terra angioina. Ediz. illustrata
Alla fine degli anni sessanta, nella chiesa di Santa Maria ad Nives presso il castello del Balzo a Casaluce - piccolo centro in provincia di Caserta - viene distaccato dalle pareti di una cappella un ciclo affrescato raro e singolare: le scene narrano le vicende di Guglielmo di GeIIone, un nobile guerriero francese divenuto poi santo, e furono dipinte da Niccolò di Tommaso, un maestro fiorentino giotteseo che lavorò a Napoli e in Campania nella seconda metà del Trecento su committenza diretta della regina Giovanna d'Angiò. I committenti, Raimondo del Balzo e Isabella d'Eppe, erano legati ai sovrani angioini e loro stessi d'origine francese. I dipinti staccati prendono negli anni strade diverse, senza trovare una sede espositiva unitaria. Le storie di Guglielmo di Gellone sono sistemate sulle pareti della "Cappella Major" del Castel Nuovo a Napoli, altri brani con storie della vita di Cristo e di sant'Antonio abate, opera di un anonimo maestro giottesco, vengono ospitate nei depositi del Museo della Certosa di San Martino. Parte del ciclo è ancora conservato 'in situ', seppure in pessimo stato di conservazione, nella chiesa di Santa Maria ad Nives. Questo libro intende porre nuovamente all'attenzione degli studiosi un ciclo che merita un posto di rilievo nella storia dell'arte medioevale italiana, riunendo tutti i nuclei oggi conservati presso diverse sedi museali in una sorta di mostra virtuale, che consenta di averne una visione completa e agevole.
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