Carmelo Zotti. L'epica, il racconto, l'elegia. 19562006
Il catalogo, realizzato in occasione della mostra allestita a Milano al Palazzo della Permanente (10 gennaio-4 febbraio 2007), costituisce l'ultima grande monografia dell'artista triestino. La pittura di Zotti sin dagli esordi si è slegata dalle modalità provinciali per assumere un timbro europeo, soprattutto in direzione simbolico-surreale. A Venezia è nata la propensione di Zotti verso un mondo mitico e favoloso segnato da una riconquistata protomediterraneità; propensione, questa, che l'artista ha accentuato con (attraverso) le molteplici esperienze in Egitto, in India, in Birmania e in Messico, e favorita già negli anni dell'Accademia dalla vicinanza di un maestro come Saetti, che lo orientò a una decantazione irreale e sontuosa del colore, di fondo bizantineggiante. A partire dalla metà degli anni sessanta, la sua peculiare maniera si è sempre più delineata in una rievocazione, in chiave onirica e metafisica, di un mondo favoloso ricco di ancestrali richiami, in cui alcuni elementi simbolici (la piramide, la sfinge, l'elefante) si ripetono in variazioni e deformazioni ora liriche ora mostruose. Successivamente, Zotti ha reso più nervoso e libero il segno, più acceso e sciolto il colore, imprimendo un carattere espressionista alle sue rappresentazioni, che continuano peraltro a ispirarsi a un mondo intimo fatto di personali esperienze, di visionarie e mitiche trasfigurazioni.
Momentaneamente non ordinabile