Quaresima per i fannulloni... alla scuola dei santi
La Chiesa propone annualmente ai cristiani, nel tempo liturgico quaresimale, un ritorno alle radici della fede, come una scuola che già nella chiesa primitiva preparava i catecumeni a percorrere l'itinerario battesimale, culminante nella notte di Pasqua. Nella vita spirituale, la relazione con Gesù non può essere lasciata all'improvvisazione, alla sensibilità momentanea o ai tempi residuali delle ordinarie attività. Come ogni buona relazione parentale, amicale, pedagogica che voglia crescere, essa necessita di essere sostenuta da continuo e progressivo scambio, perché si crei una comunione stabile e matura tale da sviluppare le grandi potenzialità d'amore promesse nel Vangelo: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui" (Gv 14,23). Accogliendo il metodo quaresimale di quotidiane pratiche di preghiera, digiuno ed elemosina ci si lascia penetrare da un amorevole cuneo che apre un varco nel cuore, permettendo l'accesso al Signore Gesù. "O cauterio soave, o blanda mano, o tocco delicato, che sa di vita eterna e ogni debito paga" (S. Giovanni della Croce).