La porta di Sion
Trieste, 18 settembre 1938. Benito Mussolini tiene uno dei suoi discorsi più tristemente famosi, in cui dà il giro di vite decisivo alla politica razziale. Ma perché proprio a Trieste? La città, già al centro di tanta propaganda mussoliniana, ospita una delle comunità ebraiche più numerose e radicate d'Italia. Ed è inoltre tappa fondamentale per i tanti ebrei che, in fuga dai fascismi europei, si imbarcano per l'ultima parte del viaggio verso la Palestina. Accolti e sostenuti fino al momento della partenza, sono ormai parte integrante del tessuto cittadino. Dopo quel discorso del Duce molti ebrei a Trieste si sentiranno come se avessero tolto loro le scarpe. Ed è proprio a piedi nudi che il giovane Jacob si troverà ad affrontare le prime difficoltà dell'età adulta, in un viaggio di formazione sentimentale sospeso tra il sogno di una nuova terra promessa e il desiderio di restare comunque in una patria che non lo accetta più.
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