Centri culturali. Architetture 1990-2011
Gli ultimi due decenni hanno visto il proliferare di nuovi spazi denominati genericamente "centri culturali", luoghi destinati alla comunicazione e all'interazione collettiva e al tempo stesso spazi simbolo del rapporto che la società instaura con la propria e le altre culture. Oramai lontani dall'essere attrezzature sociali a contropartita dei fenomeni di urbanizzazione e di crescita smisurata che hanno investito le nostre città negli anni Settanta, in un'ottica che promuoveva la decentralizzazione dei servizi, i centri culturali sono pian piano diventati promotori di nuove dinamiche artistiche, culturali e ricreative, dispositivi fondamentali nello stabilire i nuovi equilibri urbani. Come altre tipologie pubbliche, anche gli spazi dell'offerta culturale si strutturano oggi in forma aggregata, combinandosi fra di loro e sempre più spesso con spazi dalla vocazione molto lontana, come quelli dello shopping e della moda, e allontanandosi di conseguenza dall'organizzazione consolidata che li ha contraddistinti nel corso del tempo. Arte, cultura e consumo si rimandano continuamente l'un l'altro, confondendo i propri confini in un processo di contaminazione continua che ha portato verso soluzioni capaci di seguire i nuovi modelli comportamentali. Il volume vuole rintracciare i fili per una possibile genealogia di questo nuovo "tipo edilizio", in una lettura che ne percorra le origini e le diverse fasi evolutive per poi prevederne possibili trasformazioni.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa