Le trappole di Tucidide. Assedio, guerra ed epidemia nell'Atene del V secolo A.C.

Le trappole di Tucidide. Assedio, guerra ed epidemia nell'Atene del V secolo A.C.

Quella della “trappola di Tucidide” è la formula che oggi i politologi utilizzano per spiegare le dinamiche all’origine dei conflitti contemporanei partendo da un’analisi dello storico ateniese del V secolo a.C. Sua è la tesi secondo cui i conflitti sono generati da uno squilibrio di forze creatosi fra una potenza più antica e una giovane forza emergente. Nella sua opera, lo storico analizza la “Prima guerra mondiale” dell’antichità e anche una lunga guerra civile fra greci, che si configura nella crisi del modello ateniese di democrazia: si tratta di un processo che durerà ventisette anni (dal 431 al 404 a.C.) e si concluderà con la fine dell’imperialismo ateniese e il tramonto del modello “democratico”. Nei primi anni di guerra, un evento inatteso e catastrofico vanifica la strategia prudente di Pericle: la concentrazione dei cittadini all’interno delle mura trasforma Atene, con l’arrivo dell’epidemia, in un teatro della “peste”. Un virus che ucciderà più di un terzo degli abitanti dell’Attica, compreso Pericle stesso e i suoi figli legittimi. Ma il racconto dell’epidemia negli otto libri sulla guerra si deve considerare una meta-narrazione in stretta relazione alla guerra e all’assedio di Atene. Non si può analizzare l’epidemia ad Atene senza considerare le strategie narrative di Tucidide. Il punto di vista dello storico, contemporaneo di Ippocrate, è quello di colui che ha conosciuto la malattia e ne è guarito. Con la sua testimonianza ha descritto oggettivamente e in modo magistrale come un elemento imponderabile, irrazionale e inorganico possa causare “la fine di un mondo” affinché, se un altro reset di quel genere dovesse avvenire, si possano avere gli elementi per riconoscerlo e gli strumenti intellettuali per comprenderne l’impatto sulla società e gli effetti devastanti dell’epidemia, che con "athumia" (scoraggiamento, paura, sgomento) e la conseguente "anomia" (perdita del rispetto di ogni norma) corrode dall’interno anche il corpo sociale e porta alla "stasis" (guerra civile). Un testo sorprendentemente contemporaneo che consente di leggere fatti noti alle cronache di oggi attraverso la lente della storia.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La guerra contro gli Chtorr
La guerra contro gli Chtorr

S. Lalìa, C. Verpelli, David Gerrold
Un'amicizia partigiana. Lettere 1943-1945
Un'amicizia partigiana. Lettere 1943-194...

Luciano De Maria, Dante L. Bianco, Giorgio Agosti
Il tarlo dei denti
Il tarlo dei denti

Fernando Iwasaki, Aanna Maria Farinato
La persecuzione del bambino. Le radici della violenza
La persecuzione del bambino. Le radici d...

M. A. Massimello, Alice Miller