Roma dopo Silla. Una storia in quindici vite
Il passaggio dalla res publica al principato fu un'inesorabile sequenza di episodi di contrapposizione sociale e ideologica, guerre esterne e interne, colpi di stato, cospirazioni, omicidi politici, clamorosi procedimenti giudiziari, rivolte di schiavi, azioni di contrasto alla pirateria, scandali religiosi, crisi di valori e smarrimenti interiori. Il processo iniziò nel 133 a.C., con l'uccisione di Tiberio Sempronio Gracco, tribuno della plebe, padre di una riforma agraria; si alimentò delle rivalità tra Mario, Silla, Pompeo, Cesare, Antonio e Ottavio; si concluse nel 27 a.C., con l'investitura di Ottaviano quale princeps e il conferimento del titolo di Augustus. Prima di quell'epilogo, Cesare aveva compiuto un colpo di stato, aveva vinto la Seconda guerra civile, era stato dittatore a vita ed era stato assassinato e poi divinizzato; mentre Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, aveva vinto la Terza guerra civile, inclusa una guerra esterna, contro Cleopatra VII. "Roma dopo Silla" ripercorre la storia politica dei primi anni della transizione, quelli che vanno dalla morte di Silla alla pretura di Giulio Cesare, e che hanno alimentato il cambiamento e creato le condizioni del primo triumvirato. Questo libro mette in luce il ruolo pubblico, la vita privata, i complessi legami familiari e gentilizi, e l'interazione reciproca di quindici protagonisti, e di una serie di comprimari e comparse del dramma collettivo della tarda res publica, con particolare riferimento alla prima generazione del I secolo a.C. "Roma dopo Silla" va al di là del mero racconto biografico, per rievocare le dinamiche politiche, le rivalità e i conflitti instauratisi tra individui, famiglie e clan.