La follia nella Grande Guerra. Storie dai manicomi militari
Furono almeno 40.000 i militari che, durante la Prima guerra mondiale, vennero ricoverati in strutture psichiatriche. Si tratta di un numero significativo che indica la diffusa presenza di disagi mentali dovuti alla dura vita al fronte, ma di questi soldati, esclusi dalla storia militare che si concentra sulle battaglie e sui morti e i feriti, poco si sa. Gli studi anche recenti sulla psichiatria militare durante il primo conflitto hanno trattato il tema prevalentemente schedando i ricoverati per patologie e per estrazione sociale, dunque da un punto di vista statistico e scientifico. Questo volume vuole indicare una diversa strada per affrontare tanto dolore, quella della ricostruzione delle biografie dei ricoverati. Ciò è stato possibile grazie a un paziente lavoro di scavo negli archivi dei manicomi militari e dei comuni di nascita dei ricoverati, unito allo studio dei diari dei reparti in cui essi combatterono e della memorialistica, anche inedita, del tempo. Emergono così le figure di contadini e di borghesi in divisa che, provati dall'esperienza estrema della trincea e della morte, perdono il proprio equilibrio psichico; ristretti nelle strutture psichiatriche, sono separati da amici e familiari i quali, ansiosi, ne cercano notizie. Sono vicende umanamente toccanti che si concludono, a volte, con il rilascio del paziente dopo le cure e, altre volte, con la condanna a morire nei manicomi militari.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa