Le origini della guerra del 1914. Vol. 1: relazioni europee dal Congresso di Berlino all'attentato di Sarajevo, Le.
"Siamo negli anni Trenta del Novecento, poco più di dieci anni dopo la fine del conflitto. Molti attori del dramma sono ancora vivi e alcuni di essi hanno pubblicato le loro memorie. Albertini le conosce, ha letto i libri "colorati" con cui ogni governo all'inizio della guerra ha cercato di addossare agli altri la responsabilità del conflitto, ha studiato le raccolte dei documenti diplomatici e le corrispondenze giornalistiche. Da questa grande documentazione emergono contraddizioni che nessuno sino a quel momento ha voluto o potuto riempire. Come accadde più tardi a Renzo De Felice quando cominciò a scrivere la biografia di Mussolini, l'opera di Albertini crebbe in dimensioni a mano a mano che l'autore si addentrava nella materia delle sue ricerche. Ogni documento di cui entrava in possesso esigeva nuove verifiche, schiudeva nuovi orizzonti, allargava la cerchia degli attori a persone di cui occorreva esplorare le intenzioni e conoscere il ruolo. Mentre gli storici tradizionali ricercano le loro prove fra le carte degli archivi, Albertini completò la ricerca archivistica con una sorta di geniale indagine giornalistica - condotta insieme al giornalista triestino Luciano Magrini - che assume in alcuni momenti il carattere dell'indagine giudiziaria." (Dalla prefazione al primo volume di Sergio Romano)
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