La classe di agosto

La classe di agosto

In una classe delle scuole superiori al confine orientale d'Italia si consuma un normale anno scolastico. L'autore filtra le vicende che vi accadono attraverso gli occhi attenti del professor Marco Vasta che ama la scuola, gli studenti, il colloquio con essi e con i loro genitori. Un po' meno la burocrazia imperante e, talvolta, le gerarchie. Vasta ha alle spalle una vicenda familiare ormai lontana e scolorita, i rapporti con i colleghi sono sporadici e sfilacciati ad eccezione, apparentemente, di quello con l'amica Caterina. Egli avverte in maniera forte il bisogno di ricominciare una vita nuova e l'avvio del nuovo anno scolastico gli appare come una palingenesi ideale. In breve proietta su di essa il senso di un riscatto esistenziale che tuttavia non accadrà. Al contrario, l'anno si trasforma in un vortice di avvenimenti inaspettati che culminano nel racconto di una doppia, amara tragedia. Lo svolgersi dell'anno scolastico diviene così la metafora di un tempo che invece di rigenerare, sconvolge tutto: la classe, l'esangue città in cui è ambientata la vicenda, il paese. Storia corale basata sull'intreccio e il raffronto tra il passato e il presente nel mondo della scuola e del costume, questo libro si inserisce nel solco di una tradizione narrativa consolidata e la tinge ora di ironia, ora di una lieve malinconia.
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