40 anni tra i lupi. I detenuti e i volentari dell'Associazione «La Fraternità» si raccontano
È il 1963 quando un frate francescano di Verona, appena ventenne, scopre la sua vocazione leggendo di un coetaneo condannato all'ergastolo. I carcerati di tutta Italia si passano parola sul fraticello, sul suo desiderio di conoscere il mondo oscuro della reclusione, sulla sua capacità innata di fare breccia nei cuori più induriti. "Fratello lupo" lo chiamano, anche se i veri lupi sono loro. Da allora fra' Beppe Prioli gira senza sosta per le carceri d'Italia e riesce a seguire migliaia di detenuti grazie all'associazione che ha fondato: "La Fraternità", una delle più antiche e longeve organizzazioni che si occupano di carcere. È nata nel 1968, da un gruppo di giovani che volevano essere, insieme a fra' Beppe, pionieri del volontariato dietro le sbarre. Questo libro è un modo per marcare un compleanno importante: quarant'anni sono una vita. Una storia. Raccontata attraverso i diari di gente comune che ha scelto di sostenere i detenuti nel loro cammino di riscatto. E attraverso le lettere di chi è ancora nel pieno di questo cammino.
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