Cannibale della parola
L'intento è quello di offrire una "visione" post moderna della parola che diviene simbolo ed icona di quell'arcano mistero che ricerchiamo e che qualcuno chiama poesia. Può un significante sollevarsi dal suo ruolo primordiale ed incantarci con significati "altri"? Inseguiamo i dubbi e le parafrasi; ci affanniamo ad esplorare quella pluralità di contenuti e forse dovremmo solamente avere maggiore attenzione per quei canti che provengono dalle nostre metropolitane, dai segni casuali lasciati sui muri, dalle parole scheggiate sui banchi di scuola. Qui, a volte, se si sa ricercare, la si trova, soave e magica, altera e incostante, affabulatrice e irriverente, la poesia, quella pura e spietata. Moderni graffiti che l'autrice ha raccolto con grande sensibilità.
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