Gli stessi occhi
Myra, venticinque anni e un matrimonio fallito alle spalle; una ragazza che ha bruciato troppo in fretta le tappe per conquistare la libertà, ottenendo solo una nuova prigione dorata. Ora ne paga le conseguenze. Le esperienze mancate, la vita da adolescente e da giovane donna non vissuta vanno a bussare insistentemente alla sua porta. Lei non può fare altro che accoglierle, ma ormai è tardi, il momento di vivere quelle esperienze è passato e farle adesso significa sbagliare e precipitare in un baratro troppo difficile da poter risalire. L'alcol e la voglia di innamorarsi veramente, sebbene non della persona giusta, porteranno Myra a distruggere ciò che di più importante possiede: le amicizie. Parallelamente la storia della sorella Mia, quindicenne, mostra un altro lato oscuro dell'adolescenza, quello che conduce alla patologia e all'ossessione per un amore non corrisposto. Myra si erge a consigliere della sorella, acquistando però una consapevolezza: di non essere nella posizione di dispensare suggerimenti, perché troppi sbagli ha già commesso e commette ancora nella sua vita.
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