Verme matto (Er)

Verme matto (Er)

"Giunse, qualche tempo fa, una lettera in redazione con allegata una piccola introduzione. Prima ancora di soffermarmi sui versi diedi una rapida occhiata alla lettera: "Come si usava un tempo a Roma nella vendita delle angurie, si estraeva un tassello e se era dolce allora si comprava l'anguria, le invio un tassello di mie poesie perché le assaggi, in calce metto le mie coordinate per l'eventuale acquisto della intera anguria". Indubbiamente rimasi colpito e invece di rimandare la lettura dei versi, mi misi immediatamente a scorgerne il contenuto. Chi scriveva era un siciliano, ma il verso, il ritmo, l'ironia era romanissimo, anzi, romanesco, si udivano gli echi delle strade romane, vi era in quelle poesie, la "succosa" vitalità romana".
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