Cerimonia del commiato
"Poesia di taglio squisitamente esistenziale, mossa da una profonda, eppure pudìca, inquietudine e segnata intimamente dalla frequenza-sequenza della dialettica vita-morte, quella della Innocenzi, intenta a registrare nella filigrana della voce, e attraverso un elegante e paziente artigianato della parola, la difficoltà e l'esperienza di vivere, le ferite del tempo e delle ore. Costante è il tentativo, già avvertibile a livello di scelte lessicali chiare e fruibili, eppure eleganti e non ovvie nella sintassi, di lanciare un ponte, una corda, un filo di comunicazione tra il sé e l'altro da sé, instaurando un rapporto di reciprocità tra l'io di chi scrive e la complessità del mondo." (Manuel Cohen)
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