L' autunno di ogni cosa
Nella primavera del 2002 la pianista romana Claudia Lucentini si trova a Modica, in Sicilia, per un concerto. Coglie l'occasione per far visita alla famiglia Aprile, che all'epoca dello sbarco alleato ospitò il padre, tenente ferito e costretto a rimanere nell'isola fino alla liberazione dei territori oltre lo stretto. A Modica Claudia incontra Alberto Aprile, praticante avvocato, nipote dell'uomo che aprì le porte di casa al tenente Lucentini in quella estate del 1943. Alberto e Claudia non diventano amici né amanti. Si cercano, ma per parlare di se stessi. Lei gira il mondo suonando e non sembra felice. Lui continua a vivere a Modica, la sua città natale, insoddisfatto e solitario, tra attaccamento alla sua terra e desiderio di andarsene. Con il loro rapporto disincantato e a singhiozzo, sembrano quasi suggerire il tratto distintivo di molte relazioni contemporanee, fatte di comunicazione apparente, contraddizioni, scontentezza di sé e degli altri. Intorno a loro altri personaggi, ognuno con la sua inquietudine più o meno grande. Un avvicendarsi di destini che fingono di intrecciarsi e che invece si tracciano autonomamente ciascuno nel proprio isolamento.
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