Quando finirà la nostra schiavitù? Lettere dal lager 1943-1945
"La battaglia della fame, delle ingiurie, delle percosse, delle umiliazioni. Le nostre sofferenze hanno contribuito certo alla vittoria". Così scriveva Tullio Calliari, deportato in un lager di lavoro in Germania, come 650mila altri militari italiani dopo l'8 settembre 1943. Cinquantamila "Imi" (italienische Militär-Internierte) morirono in prigionia, molti tornarono con segni indelebili dell'incubo vissuto. Ma avevano resistito alla follia nazista. Settant'anni dopo la voce di Tullio Calliari ritorna come testimonianza dell'orrore di una guerra voluta dalle dittature nazifasciste, che ha insanguinato l'Europa. Con una prefazione di Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico di Trento.
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