Una canzone che ti strappa il cuore
Nella Dublino oscurantista di inizio Novecento, la diciassettenne Molly Allgood muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Ribelle, irriverente, bella, corteggiata da tutti, diventa l'amante di John Synge, il più importante drammaturgo irlandese, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose. Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell'età edoardiana, la differenza di età e di estrazione sociale. Molti anni dopo, Maire O'Neill è una "reliquia del passato", un'anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. "Molly", così l'hanno sempre chiamata, ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade di Londra. Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino, le colline della contea di Wicklow, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L'antica storia d'amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, "in strane irruzioni diurne". Come in un lungo monologo a mezza voce, o in una vecchia canzone appena sussurrata, "lo sgattaiolare del passato fuori dalle credenze" dà vita a un romanzo struggente, intessuto di una luce magica, una storia di abbandoni e riconciliazioni che è un omaggio all'arte stessa di narrare.
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