Rendez-vous
Una scrittrice, Christine, e un attore di teatro, Éric. Lui le fa sapere quanto l'ammira, lei si incuriosisce; si incontrano, si piacciono, collaborano a una lettura teatrale. Ne nasce una storia d'amore appassionata, tanto coinvolgente che la protagonista non si rende conto di come l'altro non corrisponda con identica intensità. E l'intera relazione è qui, registrata nei dettagli con l'ansia con cui è vissuta: l'attesa spasmodica di una telefonata che non arriva, la dissezione di ogni frase pronunciata dall'amato, l'illusione di accontentarsi dei ritagli di tempo concessi. Un'esperienza sentimentale che inevitabilmente fa riaffiorare il passato più o meno prossimo: l'incesto con il padre, la fine di un matrimonio, la separazione da un compagno, la relazione morbosa con un uomo più anziano e perverso. Il tutto rappresentato con la consapevolezza costante che la scrittura è la vita. E che la vita passa attraverso le sensazioni del corpo. Così, ogni pensiero, sentimento, respiro potrà essere racchiuso in un manoscritto, farsi racconto. Con il suo stile ricercatissimo, Christine Angot si fotografa impietosamente, innamorata, disperata. Fissandola su un foglio, riordina la realtà delle cose, se ne appropria. In un vortice di rendez-vous mancati, incontri casuali, spazi faticosamente conquistati, viaggi di lavoro, vacanze con la figlia, l'autrice mette in scena se stessa: una donna vera, ora tenera, ora insopportabile, spesso caustica, viva.
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