Irlandese al 57%
In una divertente parodia tutta irlandese di "Indovina chi viene a cena", un padre di ampie vedute entra in crisi quando scopre che la figlia frequenta un ragazzo di colore. E, peggio ancora, l'ha invitato a cena. Jimmy Rabbitte, già protagonista dei "Commitments", ha messo su famiglia, ha qualche etto in più sulla pancia e non ha perso gli ideali giovanili. Decide di fondare una nuova band, ma stavolta i membri saranno stranieri, possibilmente non bianchi. In un sequel corale, ritmato e multietnico, si alternano le vicende drammatiche e insieme esilaranti della nuova formazione: i Deportees. Ray, un ragazzo senza qualità, inventa un nuovo sistema audiovisivo per misurare l'effettiva "irlandesità" di una persona. Il suo programma Fàilte serve a un ministro senza scrupoli per arginare l'afflusso di stranieri. Ma nessun irlandese doc supera il poco brillante punteggio del 57%, mentre un candidato del Ghana raggiunge il 97%. Questi sono alcuni dei racconti di Roddy Doyle, che mostrano un'Irlanda in rapido mutamento. A oltre vent'anni da "I Commitments", gli irlandesi non sono più i "neri d'Europa" ma si ritrovano a vivere in uno dei paesi più prosperi del continente. E a fare i conti con una geografia umana molto cambiata, che a tratti si scontra con la loro forte identità nazionale. Tra amore e curiosità, sfruttamento e incomprensione, amicizia o diffidenza si dipanano storie che, nella loro varietà, sono accomunate da un elemento: l'incontro con l'"altro".
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