Rapporto di polizia. Le accuse di plagio e altri metodi di controllo della scrittura
Un saggio dettagliato e molto interessante, che si colloca nell'insigne tradizione francese di Roland Barthes, Deleuze e Guattari, in cui Marie Darrieussecq parte dalla propria esperienza personale - dalle accuse di plagio che le sono state mosse in momenti diversi da due altre scrittrici, Marie Ndiaye e Camille Laurens (quest'ultima accusò la Darrieussecq addirittura di "plagio psichico" per "Tom è morto") - per teorizzare come da sempre, per neutralizzare gli scrittori invisi a un qualsivoglia regime, una delle armi predilette sia l'accusa di plagio. Ecco dunque un excursus sulla poesia russa col perseguitato per eccellenza Mandel'stam, che offre anche la possibilità di parlare di Majakovskij, Achmatova, Cvetaeva. Poi, passando per le accuse di plagio a Freud, "dotte" analisi della poesia di Paul Celan, uno studio delle vicende di Danilo Kis e delle accuse a lui mosse; quindi analisi delle vicende e opere di Zola, Daphnè Du Maurier e altri, per finire con Aleksandr Solzenicyn e Salman Rushdie.
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