Sacre sfilate. Alta moda in Vaticano, da Pio X a Benedetto XVI
Gli ampi saloni di San Pietro frusciano di sete e damaschi, risuonano dei tacchi di scarpe di alta manifattura, echeggiano del tintinnare di collane a ogni celebrazione, in tutte le cerimonie, in cui chilometri di stoffa decorata giungono a occupare i sacri luoghi nel rigore di fogge stabilite dal tempo, ma modificate spesso dal capriccio o dall'opportunità. I presuli sono impegnati in una sfilata che ha come primo scopo l'esibizione di un potere spirituale; il papa, nelle differenze delle personalità e delle intenzioni, da vita a un vero e proprio défilé mistico di indiscutibile fascino. Basta dare un'occhiata a qualsiasi raccolta di ritratti vaticani per vedere una sequenza di prelati di ogni ordine e grado che sfilano, siedono, posano, addirittura ballano sgonnellando, in pose sorprendenti, che talvolta risultano all'occhio profano anche poco consone. Sacre sfilate racconta una storia tanto evidente da essere invisibile, quella della micidiale bellezza della Chiesa, della presenza per via estetica della fede cattolica nella vita di tutti i giorni, specie in Italia. Un percorso tra sete e velluti, intrighi e guerre, che va da Pio IX a Benedetto XVI e che si intreccia a trecentosessanta gradi ai destini italiani, in una sequenza di sfilate di simboli e stoffe.