Alice, la guardia e l'asino bianco. Racconti delle detenute di Sollicciano

Alice, la guardia e l'asino bianco. Racconti delle detenute di Sollicciano

"Chi sono? Chi sono diventata? Come ti può cambiare una carcerazione lunga? Io non lo so, difficile rendersene conto, qualcuna dice: "Sono diventata più forte", "Ho imparato a dire no", brave! Tutte consapevoli di loro stesse, della vita; tutte strafiche, super intelligenti, davvero dei fenomeni. Una delle poche sicurezze che ho è che il carcere amplifica ogni cosa, cosicché i miei infiniti difetti diventano piccole tragedie, quelli di cui mi rendo conto, chissà quanti ce ne sono di cui non ho coscienza; chissà la faccia quando mi sentirò fare una dichiarazione, se la riceverò, se ci sarà qualcuno con così tanto senso dell'umorismo. Di sicuro qualcosa in me è cambiato, ma non so cosa, sono meno tollerante, ma non ho idea se sia una caratteristica ormai acquisita o se fuori torno come prima; questo, come molto altro, lo potrò appurare solo un domani".
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