Mario Toscano e la politica estera italiana nell'era atomica
Mario Toscano, uno dei maggiori storici delle relazioni internazionali e per molti anni capo del Servizio Studi del Ministero degli Affari Esteri, ebbe il non comune destino di potere integrare l'attività di riflessione, tipica dell'uomo di studio, con la partecipazione diretta all'azione internazionale dei governi italiani nel secondo dopoguerra. Il libro ricostruisce i momenti nodali della politica estera dell'Italia dopo la seconda guerra mondiale, mettendo in luce il ruolo di Toscano come ispiratore e consigliere di Gaetano Martino, Attilio Piccioni e Giuseppe Saragat: in particolare il volume rivela aspetti inediti delle drammatiche vicende della questione dell'Alto Adige. Viene analizzata poi la vasta produzione pubblicistica dello storico piemontese, finalizzata a favorire un ripensamento ideologico della politica estera italiana. Mario Toscano partecipò, come intellettuale e diplomatico, al processo di adattamento politico e culturale dello Stato italiano al nuovo contesto mondiale (Guerra Fredda e fine dell'egemonia globale dell'Europa), permettendo all'Italia di abbandonare lo status di Potenza sconfitta e di divenire parte integrante del Blocco occidentale.
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