Guarire le parole. L'ebraismo europeo tra filosofia e letteratura
Il cuore tematico di questi Atti del convegno, rappresenta un omaggio ad una stagione feconda della cultura del Novecento, che ha visto massiccia la presenza di ebrei nel campo della letteratura, dell'arte, della filosofia, della scienza. Questo libro intende rispondere all'esigenza etica del pensiero ebraico novecentesco, volto a ridare il giusto spessore di senso alle tante parole oscure e frammentate del nostro tempo, guarendole dalla loro dispersività, ma anche indicando l'ordito "pro-vocante" del volto di colui che legge e chiama a responsabilità lo scrittore, impegnato a esprimere la verità delle parole, la profondità del loro dire, l'ampiezza della loro espressione, l'altezza della loro destinazione. Studiosi delle università di Messina, Catania e Roma hanno approfondito questi affascinanti nodi teorici, ripercorrendo alcune avventure intellettuali attraverso la scrittura di Kafka, Saba, Debenedetti, Jabès, Bassani, Uhlman, Grosmann e molti altri, al fine di rivelare l'ordito nascosto delle parole scritte, in parte segnate dalla ferita profonda di Auschwitz, ma anche dalle potenzialità messianiche, che continuano a fecondare tratti luminosi della nostra storia.
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