Spazio presente. Riscritture dell'Europa dell'Est nella letteratura tedesca contemporanea
Questo libro racconta in primo luogo come si è giunti ad una rivalutazione sullo spazio letterario negli ambiti di varie discipline e richiama quelle che sono state le principali teorie su di esso che sono affiorate come tracce sparse nel discorso critico durante gli ultimi decenni. Da questa base di partenza teorica, si passa dunque ad affrontare un caso di studio molto particolare nel contesto della riscoperta dello spazio: quello dell'Europa dell'Est, un'area geografica che negli ultimi anni, sotto la spinta delle mutazioni geopolitiche susseguite alla fine della Guerra Fredda, è riaffiorata alla coscienza viva della Germania, dopo essere rimasta sepolta per decenni nei recessi del ricordo. Sono, in particolare, le regioni e le città un tempo tedesche, dal Mar Baltico ai Sudeti, dalla Prussia Orientale alla Slesia, fino alle terre più estreme della Russia, a ritrovare un ruolo da protagonista, con il loro gravido peso di storia, in una serie di opere letterarie di finzione e non, e ad offrire, attraverso i loro paesaggi, una nuova lettura dei concetti di esodo, Heimat, luogo della memoria e confine.
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