Del certo e del vero. Per un'etica antropologia
Anche nel moltiplicarsi di fattori di giudizio storici, sociali, politici, l'arte può sempre risultare metro di misura essenziale del suo tempo ben valutabile, attraverso il linguaggio formale ch'essa elabora, nell'effettiva consistenza esistenziale e umana. E facile intendere, allora, come l'arte chiara, della proporzione e dell'armonia, l'arte della figura e dell'immagine, trattate ovviamente nei modi più liberi e spregiudicati, sottintenda sempre un qualche sicuro ed equilibrante riferimento interiore, una rete di certezze comunque decifrabili e registrabili formalmente attraverso piani estetici di possibile riconoscimento esteriore, sicché l'arte stessa diviene comunque proiezione e suggello di valori, verità, ideologie che, improntandola, la giustificano e più o meno direttamente l'alimentano.
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