Diplomazia clandestina
Durante la lotta al fascismo, ci fu una resistenza prima della Resistenza. Fu una lunga battaglia, quotidiana e costante, fatta non di azioni militari ma di strategia e programmazione politica. Una vera e propria diplomazia clandestina, grazie alla quale gli antifascisti cercavano di ricollocare nel panorama delle grandi potenze occidentali il nostro Paese, in previsione della caduta del regime. A guidare questa "missione diplomatica", gli antifascisti in esilio avevano scelto Emilio Lussu, uomo di straordinario carisma, eroe della prima guerra mondiale e protagonista di un'avventurosa fuga dal confino di Lipari. Dopo essere riuscito ad abbandonare la Francia occupata, Lussu viaggiò attraverso il mondo in guerra per cercare appoggi internazionali alla futura Italia libera. E con i servizi segreti alleati arrivò persino a progettare uno sbarco nella sua Sardegna, prima testa di ponte per il successivo salto verso la Penisola. L'armistizio e l'occupazione nazista imposero però un cambio di strategia, e la diplomazia clandestina lasciò il terreno allo scontro militare. In questo piccolo capolavoro, ormai documento storico ma anche romanzo di formazione politica, Emilio Lussu racconta la sua esperienza come "ambasciatore della Resistenza" e il progetto di sbarco in Sardegna, lasciandoci un testo a metà strada tra la riflessione politica e il romanzo picaresco, sospeso nell'Europa in guerra, ma alla ricerca di un bene assoluto: la libertà.