Crimini di pace. Ricerche sugli intellettuali e sui tecnici come addetti all'oppressione
Questo volume, curato da Franco Basaglia e da sua moglie Franca Ongaro, da sempre impegnati a rinnovare la cultura psichiatrica in Italia, riunisce testimonianze autorevoli e internazionali per riflettere sui principi e sui fondamenti "dell'ordine sociale e della condizione di pace in cui ci troviamo a vivere". Attraverso le parole di alcuni dei più grandi pensatori del Novecento, da Noam Chomsky a Michel Foucault, gli scritti qui raccolti inducono a riconsiderare il concetto di follia e offrono una riflessione a più voci sul ruolo dell'intellettuale come addetto all'oppressione. L'intento è stato quello di proporre analisi finalizzate alla ricerca di un'alternativa pratica per il tecnico che, presa coscienza del suo ruolo di "funzionario del consenso", voglia svelare, nella prassi del proprio ambito operativo, i modi e i processi attraverso cui tale consenso viene ottenuto e strumentalizzato dalla classe egemone a danno della classe oppressa. Ed è proprio in tale quadro che i saggi di quest'antologia, scritti da psichiatri, sociologi, storici, magistrati, filosofi, trasformano Crimini di pace in una poliedrica chiave di lettura delle strategie di conservazione del nostro sistema sociale, vere e proprie violenze istituzionalizzate - dal trattamento dei malati psichiatrici, alla reclusione punitiva dei carcerati, al condizionamento sociale a fini repressivi.