Galline in doppia fila
Una volta erano solo le donne ad avere l'onore di fare parte del Club. Erano chiamate semplicemente «zitelle». Ma era secoli fa, prima dell'invenzione del politically correct e dell'etichetta più amata dagli strateghi del marketing. Oggi, raggiunta una supposta parità dei generi (o confusione dei generi, poco importa) possedere la tessera del Club dei Single è un onere che anche il maschio si trova a dover condividere. Non che con l'allargamento alle quote «azzurre» sia cambiato qualcosa... O sì? Carlotta Magnanini ha prima osservato, poi ascoltato e infine registrato un repertorio di caratteri, un archivio fluttuante di voci: le voci dei single. Quell'insieme di persone così mobile e sfuggente ma che in fin dei conti si potrebbe anche definire così: una categoria in cui rientrano tutte le persone «spaiate». Sole. Le loro testimonianze, i loro sfoghi, le loro confessioni e conversazioni tra sé e sé sono stati recuperati dall'autrice quasi in presa diretta. Senza fornire ricette o soluzioni, nessuna «istruzione per l'uso» e neppure l'illusione che dagli errori, propri o altrui, si impari alcunché. Ma forse, nel disorientamento generale, una risata, magari un poco amara, talvolta pure sentimentale, ma sempre autoironica, non guasta. Perché questi uomini e queste donne in movimento sanno che quando il caso o il destino li porta a fermarsi saranno sempre, e comunque, in doppia fila.