Il libro di Saladino
Ispirato al leggendario condottiero curdo, Salah al-Din, che nel 1187 liberò Gerusalemme durante le Crociate, il romanzo ci riporta nel XII secolo, quando egli, deciso a lasciare ai posteri un ritratto veritiero di sé, chiama lo scriba ebreo Ibn Yacub per trascrivere le sue memorie. Giorno dopo giorno, gli detterà un pezzo della sua vita, dalla sua ascesa di Saladino a Sultano di Egitto e di Siria, fino alla riconquista della Città Santa. Nasce un racconto suggestivo in cui, come cavalcando tra Damasco, il Cairo e Gerusalemme, a ogni conversazione con il cronista, entriamo sempre più nel cuore dell'epoca. Sono tempi bellicosi quelli ritratti dall'autore, teatro di guerre e massacri che nascondono febbrili arti diplomatiche e intrighi politici, ma sono anche tempi sensuali che si riflettono nel mosaico di amori, gelosie e abbandoni, che si consumano attorno alla favorita del Sultano, la moglie Jamila.