Dal basso dei cieli
Peppo Parolini ha attraversato da spirito libero, da viaggiatore estremo, l'utopia dei "favolosi" Sessanta e la dannazione autodistruttiva dei Settanta. Sempre con il gusto dell'eccesso e dello sberleffo. Sempre ostinatamente refrattario a ogni tipo di potere e di conformismo, pagando, e duramente, di persona i suoi fatti e i suoi misfatti. Peppo ha conosciuto la galera, il manicomio, il letto di contenzione. Ha condiviso avventure e, più spesso, disavventure con i detenuti politici, i tossici, i pazzi, i ladri, i rapinatori. Lo hanno anche definito "poeta delle esistenze estreme". E poeta lo era davvero, ma nella spontaneità della vita.
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