Uomo del banco dei pegni (L')
Questo è stato uno dei primi romanzi ad affrontare il tema dell'Olocausto come memoria lacerante, occupandosi più dei sopravvissuti che non delle vittime. Sopravvissuto allo sterminio della famiglia e alle persecuzioni dei nazisti subite nei campi di concentramento, Sol Nazerman - un ebreo polacco - vive in America gestendo un banco dei pegni nel quartiere di Harlem. Il banco è di proprietà di un certo Rodriguez, che se ne serve per copertura di un vasto giro d'interessi poco puliti. Completamente distrutto dai dolorosi ricordi, Nazerman vive chiuso in se stesso e dimostra la sua amarezza rifiutando ogni amicizia, reagendo in modo bizzarro alle timide manifestazioni di affetto dei pochi familiari e taglieggiando con freddezza tutti coloro che, spinti dalla necessità, si rivolgono a lui per impegnare qualcosa. Solo Jesus, il commesso portoricano che apprende da lui con fiducia ogni insegnamento sulla professione, sembra fare una leggera breccia nel suo animo indurito dal dolore...
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