Barone. Un'autobiografia (Il)
Se il rugby è ormai uno sport di moda e se i suoi valori vengono continuamente contrapposti alla penosa crisi del calcio e alla sua indifendibile attitudine corrotta, è anche grazie ad atleti straordinari come Andrea Lo Cicero. Il Barone, titolo nobiliare che è diventato ben presto soprannome e nome di battaglia, è un predestinato, concentrato puro di potenza e agilità che già dall'adolescenza gli hanno permesso di primeggiare nel canottaggio e, molto presto, anche nel rugby. Una carriera straordinaria che ha permesso al pilone siciliano di viaggiare, confrontarsi con i migliori atleti del mondo, essere selezionato nelle rappresentative più prestigiose e, soprattutto, di vestire per 50 volte la maglia azzurra della nazionale, di cui incarna lo spirito indomito e combattivo. Ma Lo Cicero è molto di più, una persona notevole anche e soprattutto fuori dal campo, capace di confrontarsi con paure e limiti che spesso atleti del suo calibro preferiscono nascondere. Dalla gioia per il trasferimento in Francia alla profonda crisi che ne è scaturita il passo è stato breve e Lo Cicero non risparmia i particolari di una lunga e dura sfida a se stesso, per rinascere più forte di prima.
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