Olfactorium. Testo inglese a fronte
L'"Olfactorium" di Moira Egan costituisce un'insolita esplorazione della "ekphrasis", della poesia cioè che elegge a musa un'opera d'arte reale o immaginata. In questo caso la musa non è un dipinto o una scultura; piuttosto, è incarnata dall'arte evocativa del profumo. Il più effimero tra tutti i sensi, l'odorato - paradossalmente - è il più intimamente legato al ricordo, Attraversa come un lampo, o scavalca, il pensiero consapevole per colpire al centro il bersaglio della memoria, facendo sgorgare profonde nostalgie e vividi flashback. Dall'"Old Spice" di tutti i giorni all'esotico "Casbah", queste poesie prendono spunto da essenze che si trovano (o trovavano) in commercio per portare il lettore lungo viaggi intensi e pieni di emozioni, tutti speziati dal sontuoso linguaggio dell'arte e della tradizione profumiera.
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