Fantomas. Un secolo di terrore
1911. L'editore parigino Fayard era pronto a uscire con il primo numero di una nuova serie per la sua collana Le Livre Populaire, ma non aveva ancora trovato la copertina adatta. Poi ricordò che un illustratore aveva lasciato in redazione una cartella di disegni, tra i quali c'era un bozzetto bocciato dal committente per la pubblicità delle Pillole Pink, miracoloso placebo contro le malattie nervose. Un personaggio dall'aria distaccata e tranquilla, in marsina e cilindro come i tipici frequentatori delle notti parigine, sovrastava la città spargendo come un seminatore manciate di pasticche che promettevano notti rosa. Un grafico della casa editrice cancellò le pillole dallo sfondo, inserì nella mano che le sparpagliava un pugnale e coprì il volto dell'uomo con una maschera. Da serena, l'atmosfera diventò inquietante; da rosa le notti parigine divennero rosse di sangue e il loro benigno custode si trasformò in una delle icone più minacciose della letteratura poliziesca. Così almeno racconta la leggenda, una delle molte che avvolgono la nascita di Fantomas, l'eroe nero di Pierre Souvestre e Marcel Allain nato un secolo fa, al crepuscolo della Belle èpoque; il criminale spietato e fantasioso che tanto piacque ai surrealisti, le cui caratteristiche si possono riassumere in una frase lapidaria che apre la sua lunga saga: "Fa paura!". A un secolo dalla sua ideazione, questo volume celebra il variegato mondo di Fantomas con un'illustratissima raccolta di tutto ciò che lo riguarda.