Come fare a meno di Dio e vivere liberi. Saggi e interviste sulla libertà di pensiero
L'Italia è da un punto di vista storico il centro della cristianità, se non altro - e non è poco - perché contiene, geograficamente, e in buona parte mantiene, economicamente, lo stato del vaticano, uno dei più potenti e organizzati promoter della religiosità nel mondo. Va da sé che la maggioranza degli italiani è cattolica, se non nella pratica almeno nelle intenzioni. La minoranza, tra "non credenti" e "indifferenti", occupa un posto di sudditanza, pur vivendo in uno stato che sulla carta si dichiara laico, e tra mille difficoltà e ostruzionismi stenta ad avere "voce in capitolo". Questo libro è l'occasione per dare la parola a un "campione" di atei, agnostici, non credenti di tutte le età e professioni, dal nord al sud dell'Italia, famosi e non, che hanno improntato i loro sentimenti, i loro pensieri e le loro azioni a una visione laica della vita. Il tratto comune degli interventi è quello di rimettere in piedi un mondo che una ideologia arcaica ha posto a testa in giù, in nome di qualcosa di imperscrutabile verso cui può esserci solo fede cieca o timore reverenziale. L'obiettivo è realizzabile ricostruendo un vocabolario degno di uno stato non asservito al dogmi della religione, dove l'uomo e la sua umanità sia l'unità di misura per tutte le questioni di cui è costellata la nostra vita quotidiana: i diritti e i doveri, la morte, l'eutanasia, la tolleranza, l'etica, la pace, la convivenza...