Schiavi degli invisibili
Due furono le domande che, alle soglie del secondo conflitto mondiale, spinsero Eric Frank Russell a scrivere questo libro: "Se tutti gli uomini amano la pace, perché allora non riescono ad averla?" e "Se esistono razze extraterrestri più progredite dell'uomo, perché non vengono a trovarci?". E questa, ispirata dalle teorie dell'eretico Charles Fort, fu la risposta: "Siamo già stati conquistati, e sono i nostri sconosciuti padroni a fomentare le guerre e a impedire alle altre intelligenze del cosmo di comunicare con noi". Un nucleo di scienziati scopre la mortale verità: il genere umano non è che il bestiame di una razza di invisibili alieni: i Vitoni, esseri di pura energia che si alimentano di emozioni e correnti nervose. E l'inizio di una guerra disperata, poiché il solo pensarli equivale a morire. Pubblicato per la prima volta nel 1939, "Schiavi degli invisibili" è una delle pietre miliari della fantascienza, un thriller metafisico dalle tinte B-movie ancora sinistramente attuale.