Er go' de Turone. Diari di uno juventino a Roma
"Er go' de Turone" è la formula con cui, in romanesco, si fa riferimento a un episodio che è entrato a far parte della mitologia pallonara del nostro Paese: la rete che il 10 maggio 1981 il difensore della Roma Maurizio "Ramon" Turone segna alla Juventus e che l'arbitro Paolo Bergamo annulla per un dubbio fuorigioco. Massimo Zampini, romano e grande tifoso della Juve, individua in quel gol non convalidato l'emblema e la sintesi di ciò che è stato fino a oggi (e presumibilmente continuerà a essere) il tifo calcistico italiano, cioè una ruvida contrapposizione tra gli juventini e tutti gli altri tifosi, questi ultimi "affratellati" da un astio spesso fanatico e aprioristico nei confronti della squadra bianconera. Muovendo dalle recenti e controverse vicende di Calciopoli, di cui smaschera contraddizioni e iniquità, e usando sempre l'arma sottile e penetrante dell'ironia, l'autore propone squarci - a volte umoristici, a volte toccanti - di un'esistenza da "straniero in patria" (o, se si preferisce, da juventino a Roma), rivelando per la prima volta cosa significhi dover convivere sin dall'infanzia con le contumelie e i pregiudizi di amici e conoscenti e dando vita a un libro in cui sia gli juventini sia i non juventini non faranno fatica, da una parte o dall'altra della "barricata", a riconoscersi e identificarsi.