Vincenzo, io ti ammazzerò. La storia dell'uomo che inventò i cantautori
Giocato sul filo della suggestione del ricordo, questo libro racconta l'avventura artistica di Vincenzo Micocci, partendo dalla sua adolescenza di giovane appassionato di musica e scampato alle atrocità della guerra per arrivare via via alle prime esperienze lavorative nell'ambito del settore musicale, confluite poi alla fine del 1957 nella direzione artistica della RCA Italiana, contribuendo in maniera decisiva alla definizione del catalogo degli artisti italiani. In questo ruolo scopre nuovi talenti come Edoardo Vianello, Gianni Meccia, Maria Monti, Nico Fidenco, i Flippers, cura il rilancio di una grande artista come Nilla Pizzi e introduce il jazz italiano nel mondo delle colonne sonore cinematografiche, delle quali è il primo ad intuire il potenziale commerciale, iniziandone la pubblicazione su disco, e tenendo a battesimo due compositori come Ennio Morricone e Luis Bacalov. A Milano segue anche il lavoro di Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Enzo Jannacci, Ornella Vanoni, Wilma Goich, contribuendo non poco all'affermazione della Ricordi come un'azienda leader del settore discografico italiano. Nel libro Micocci racconta tutto questo con il tono confidenziale della conversazione, incrociando storie e personaggi, ricordi e considerazioni, e ne viene fuori uno sguardo dall'interno sul mondo della musica leggera italiana degli ultimi cinquant'anni, mondo al quale Micocci non risparmia né elogi né critiche, nella consapevolezza di averlo vissuto da protagonista.